10 musei di Cape Town da non perdere
Il 22 settembre 2017 aprirà a Cape Town l’attesissimo Zeitz MOCAA – Zeitz Museum of Contemporary Art Africa.
Noi di My Cape Town abbiamo deciso di dedicare un intero articolo ai 10 musei più importanti di Cape Town, utili per capire in modo consapevole la storia della città e le tante sfaccettature che la contraddistinguono. Dai musei più noti, come il District Six Museum ed il Castle of Good Hope, a quelli sconosciuti come il Slave Lodge Museum ed il South African Jewish Museum, scopriamo 10 musei di Cape Town da non perdere.
1) District Six Museum
Uno dei musei più celebri di Cape Town è dedicato alla commemorazione delle vittime dell’Apartheid del secondo dopoguerra rimasta in vigore fino al 1994. La feroce politica di segregazione razziale istituita dal governo di etnia bianca del Sudafrica rase al suolo lo storico quartiere District Six dove all’epoca convivevano pacificamente migliaia di persone di diversi gruppi etnici. L’11 febbraio del 1966, il District Six fu dichiarato dal governo “territorio bianco”, sancendo così non solo il divieto di convivenza tra diverse etnie ma anche la separazione forzata delle varie zone del quartiere. Il District Six Museum ripercorre le vicende del quartiere attraverso la storia delle deportazioni che sfociarono nel 1901, quando i neri furono banditi dal distretto. Collezioni di fotografie, stampe, registrazioni, documenti e cartelli stradali testimoniano la ferocia dell’Apartheid e delle sue conseguenze.
DOVE: 25A Albertus St & Buitenkant Street, Zonnebloem, Cape Town.
Leggi anche il nostro articolo interamente dedicato al District Six Museum.
2) Iziko South African Museum
L’Iziko, fondato nel 1825 da Lord Charles Somerset è il primo museo nazionale sudafricano. Situato dal 1897 nella bellissima cornice del Parco di “Company’s Garden”, il Museo ospita importanti collezioni dedicate alla zoologia, alla paleontologia e all’archeologia sudafricana. Il museo documenta la storia sudafricana attraverso l’esposizione dei materiali (tra cui fossili di 700 milioni di anni fa), degli animali che hanno vissuto in queste terre, delle pitture rupestri e delle risorse utilizzate dall’uomo nel corso del tempo sino ad oggi. Il museo ospita anche un Planetario ed una Cupola Digitale che si avvalgono della tecnologia più avanzata di tutto il Continente Africano. Uno spazio dove la scoperta, la scienza e la conoscenza si incontrano. Questo museo fa parte dei Musei Iziko, una fusione dei cinque musei nazionali incluso il SA Cultural History Museum e i suoi satelliti.
DOVE: 25 Queen Victoria St, Cape Town City Centre.
3) Bo-Kaap Museum
Avrete sicuramente sentito parlare del quartiere malese Bo-Kaap, la zona più multiculturale e colorata di Cape Town. Il suo susseguirsi di casette dai colori accesi, le sue strade acciottolate, le numerose moschee, il profumo di incenso e di moka e la forte presenza musulmana la rendono una meta imperdibile per chi visita Cape Town. Sopravvissuta all’Apartheid, l’animata Bo-Kaap, ex Township situata alle pendici di Signal Hill, ospita l’omonimo museo che testimonia la storia del quartiere, il quale ebbe origine da un gruppo di schiavi malesi portati in Sudafrica dalla Compagnia delle indie Olandesi poco dopo la fondazione di Cape Town. Attraverso immagini e documenti, questo piccolo museo riesce a trasportare i suoi visitatori ai tempi dell’Apartheid ripercorrendo così la storia della città e del quartiere. Vi consigliamo di affidarvi ad una guida del posto per esplorare con più consapevolezza il museo. Anche questo museo fa parte dei Musei Iziko, una fusione dei cinque musei nazionali incluso il SA Cultural History Museum e i suoi satelliti.
DOVE: 71 Wale Street, Bo-Kaap, Cape Town.
Leggi anche il nostro articolo dedicato al quartiere di Bo-Kaap.
4) Slave Lodge Museum
Costruito nel 1660, il Slave Lodge è uno degli edifici più antichi di Cape Town. Per moltissimi anni è stato la sede di più di mille schiavi che tra queste mura vivevano in gravissime condizioni di sovraffollamento, in un ambiente privo di strutture igieniche e di servizi. Più del 20% morivano per gravissime condizioni di salute. Il nome dell’edificio è cambiato nel corso dei secoli, testimone della lunghissima storia del medesimo. Oggi il museo è dedicato alla terribile storia delle persone che proprio qui, fino al 1811, hanno condotto una vita come schiavi, la cui compravendita avveniva proprio nella medesima via a pochi passi di distanza. Al primo piano, ad ingresso gratuito, vi sono invece esposizioni di tutt’altro genere, tra cui quella di reperti provenienti dall’Egitto, dalla Grecia e dall’Estremo Oriente.
DOVE: C49 Adderley St, Cape Town.
5) South African Jewish Museum
Situato alle pendici della Table Moutain questo significativo museo ripercorre la storia della comunità ebraica sudafricana. La visita inizia da una splendida Sinagoga per poi percorrere il Museo dell’Olocausto con immagini e una documentazione molto toccanti che illustra la storia degli ebrei in Sudafrica. Audiovideo, display interattivi, manufatti rari e fotografie arricchiscono la visita che incoraggia la diversità e l’armonia tra differenti culture e religioni.
DOVE: 88 Hatfield St, Cape Town City Centre, Cape Town.
6) Robben Island
Una delle tappe fondamentali per chi scopre Cape Town è la visita a Robben Island, dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO e nota in tutto il mondo per il carcere di massima sicurezza in cui Nelson Mandela trascorse 27 anni della sua vita. L’Isola, distante circa 9 chilometri dalla costa di Cape Town, è stata soprannominata “Robben” (parola olandese che indica “foca”) in quanto, ai tempi dei primi coloni olandesi, numerose foche vivevano qui. La visita a Robben Island prende vita dal molo numero 4 del V&A Waterfront dove ad attendervi vi sarà un traghetto. In attesa del vostro traghetto è possibile visitare il negozio del museo ed una mostra multimediale che vi introdurrà alla visita stessa. Il viaggio in traghetto, che dura circa mezz’ora, e l’intero tour di Robben Island prevedono la visita guidata da parte di un ex detenuto che renderà ancora più toccante ed unica l’intera esperienza. La visita prevede, oltre le prigioni di massima sicurezza, tra cui quella in cui fu rinchiuso Nelson Mandela, il cimitero dei lebbrosi e la cava di calce in cui erano costretti a lavorare i prigionieri. Per accedere all’isola è necessario prenotare il biglietto su internet due giorni prima della propria visita. In caso di maltempo di biglietti vi saranno rimborsati. Si raccomanda di essere lì 30 minuti prima dell’orario previsto, con le porte che chiuderanno10 minuti prima della partenza.
DOVE: Molo 4 del V&A Waterfront, Cape Town.
Leggi anche il nostro articolo dedicato a Robben Island.
7) The Castle of Good Hope
The Castle of Good Hope, o Castello di Buona Speranza, è l’edificio più antico di tutto il Sudafrica, costruito dalla Compagnia Olandese delle Indie Orientali tra il 1666 e il 1679 a scopo difensivo. La sua particolarità è la struttura pentagonale stellare, con fossato e bastioni ad ogni punta ed un suggestivo campanile sopra l’attuale porta di ingresso. Il Castello è circondato da massicce mura in pietra che ancora oggi proteggono il comando militare del Western Cape. Un tempo all’interno del Castello vi erano una prigione, una chiesa, una panetteria, alcuni laboratori, negozi e la residenza del governatore dell’epoca. Oggi è possibile visitare sia l’interno del Castello sia i due splendidi giardini che lo impreziosiscono. All’interno suggeriamo di visitare Military Museum e la William Fehr Collection at the Castle of Good Hope che ospita mostre di reperti antichi e di opere decorative di grande interesse. É inoltre possibile salire fino alla cima dei bastioni per ammirare non solo il Castello dall’alto ma anche il bellissimo panorama.
DOVE: The Castle of Good Hope, Cnr. of Castle and Darling Street, Cape Town.
8) Chavonnes Battery Museum
Non poco distante dal Castle of Good Hope, in zona V&A Waterfront, vi è un museo interamente dedicato alle fortificazioni costruite dai primi coloni olandesi. Il Chavonnes Battery Museum custodisce al suo interno i resti di una batteria di cannoni risalente all’inizio del XVIII secolo. Ai tempi della costruzione della zona portuale in cui tutt’ora risiedono, queste rovine furono parzialmente demolite, ma nel 1999 alcuni scavi le hanno nuovamente portata alla luce, rendendole oggi visitabili. Il museo, infatti, consente di capire come fosse la città di Cape Town nel XVIII secolo ai tempi di intrepidi avventurieri e naviganti. Ad impreziosire la visita vi consigliamo di partecipare ad uno dei tanti tour a piedi a tema storico che, grazie anche al contributo di guide esperte, vi porterà indietro nel tempo! Ideale per gli appassionati e per i più piccoli.
DOVE: Clock Tower, V&A Waterfront, Cape Town.
9) Koopmans De Wet House
In tipico stile georgiano, la Koopmans-de Wet House, risalente al XVIII secolo, è la casa-museo più antica del Sudafrica. Divenuta a tutti gli effetti parte del South African Museum nel 1913, fu aperta al pubblico nel marzo del 1914 e fu dichiarata Monumento Nazionale nel 1940. La Koopmans De Wet House fu dimora nel XIX secolo delle aristocratiche Marie e Margaritha Koopmans-de Wet; contraddistinta da splendidi arredi dell’epoca e delle migliori collezioni di ceramiche e di argenti del Paese, è la perfetta testimonianza della vita dell’epoca a Cape Town. Durante la visita, oltre la splendida facciata realizzata dall’architetto francese Louis-Michel Thibault, è possibile visitare le varie stanze della casa: l’ampia hall, l’elegante salotto tipico dell’epoca coloniale olandese, così come il salone e le stanze da letto. Non manca la sala della musica con il suo caminetto, l’ampia cucina, la libreria ed ovviamente le camere da letto. Anche questo museo fa parte dei Musei Iziko, una fusione dei cinque musei nazionali incluso il SA Cultural History Museum e i suoi satelliti.
DOVE: 35 Strand St, Cape Town City Centre, Cape Town.
10) Zeitz MOCAA – Zeitz Museum of Contemporary Art Africa
Inaugura il 22 settembre 2017, l’attesissimo Museo Zeitz MOCAA di Cape Town.
Uno spazio di 9.500 metri quadrati pronto ad ospitare la più grande collezione al mondo di arte contemporanea africana. Distribuito su nove piani, lo Zeitz MOCAA è il frutto della riqualificazione e rimodellazione da parte dell’architetto britannico Thomas Heatherwick di un ex silo per il grano in disuso dal 1990. Grazie all’immensa opera di riconversione, oggi questo scenografico spazio ospita su nove piani numerose sale dedicate ad esposizioni permanenti e temporanee, un bookshop, un’area ristorazione, sale lettura, un hotel di lusso e centri di ricerca, come ad esempio il Costume Institute, il Centres for Photography e il Moving Image. “L’idea di trasformare un gigantesco silo per il grano composto da 116 cilindri in disuso in una nuova tipologia di spazio pubblico è stata bizzarra e difficile fin dall’inizio. Eravamo entusiasti di fronte all’opportunità di ‘liberare’ questa struttura in decadenza e trasformarla in un posto nel quale mostrare le più incredibili opere del continente africano. La sfida tecnica è stata quella di trovare un modo per ricavare spazi e gallerie, senza distruggere completamente l’autenticità dell’edificio originale”, ha dichiarato l’architetto Thomas Heatherwick. Si tratta di una vera e propria opera di rinascita non solo architettonica ma anche culturale, con l’obiettivo di porre Cape Town come nuovo epicentro dell’arte contemporanea africana.
Ad aprire le danze, segnaliamo le mostre inaugurali “ADDIO DEL PASSATO, DUSTHOUSE” delle artiste Yinka Shonibare e Michaela Limberis, LGBTQI+ che indaga il fenomeno dell’omofobia in Sudafrica, LUANDA, ENCYCLOPEDIC CITY con l’esposizione della serie fotografica dell’artista angolano Edson Changas e la monografica di Samson Kambalu WOUNDED NEGATIVES.
DOVE: V&A Waterfront, Silo District, S Arm Road, Waterfront, Cape Town.
Scopri tutte le informazioni più importanti sul sito ufficiale dello Zeitz MOCAA – Zeitz Museum of Contemporary Art Africa
Speriamo che l’articolo vi sia piaciuto e vi possa essere utile per la vostra visita a Cape Town.
Se avete dubbi o domande non esitate a contattarci.
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