La società Dante Alighieri : scuola italiana a Cape Town
La Società Dante Alighieri a Cape Town: la nostra intervista a Simonetta De Paoli
Oggi siamo in compagnia della Dott.ssa Simonetta De Paoli, Direttrice della Società Dante Alighieri con sede a Cape Town.
“La Dante” è un’organizzazione internazionale non governativa senza fini di lucro con 450 sedi nel mondo dedicata alla promozione ed alla diffusione della lingua e della cultura italiana.
Al fine di promuovere la nostra lingua e la nostra cultura, la Società organizza ogni anno numerosi corsi di lingua italiana, seminari, conferenze, manifestazioni culturali e artistiche.
Insieme alla Direttrice della sede di Cape Town, la Dott.ssa Simonetta De Paoli, scopriamo qualcosa di più non solo della Società Dante Alighieri ma anche della comunità di italiani a Cape Town.
Come nasce la Società Dante Alighieri?
In Italia la Società Dante Alighieri fu fondata nel 1889 da un gruppo di intellettuali guidati da Giosuè Carducci con lo scopo di «tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiane nel mondo.
A Città del Capo dal 1939 al 1945 esisteva già una associazione culturale di ispirazione italiana ma solo nel ’59 fu fondata la Società Dante Alighieri legata a quella centrale di Roma e con le stesse finalità ed obiettivi.
In che modo promuovete la lingua italiana a Città del Capo?
L’attività principale per noi, è rappresentata dai corsi di italiano a vari livelli, tenuti da un corpo docente di 10 insegnanti laureate, tutte madrelingua, specializzate nella didattica dell’italiano come seconda lingua, giovani e molto motivate.
Negli anni il pubblico sudafricano è diventato sempre più esigente ed attento, vuole conoscere vari aspetti della nostra cultura e si rivolge a noi oltre che per la lingua, per vari servizi legati all’italianità: dalle traduzioni giurate all’interpretariato, dalle escursioni culturali o naturalistiche in lingua italiana agli incontri enogastronomici con produttori e importatori, dai corsi di cucina ai seminari sul bilinguismo a sulla comunicazione.
Questo tipo di servizi a chi sono rivolti? Chi è il vostro utente generalmente?
Inizialmente negli anni dei forti flussi migratori che dall’Italia si propagavano all’estero, la Società Dante Alighieri costituiva un punto di riferimento per dare modo alle comunità italiane nel mondo di ritrovare un centro dove incontrarsi con i propri connazionali e dove anche le nuove generazioni potessero coltivare la lingua e la cultura di origine. Negli ultimi decenni il profilo degli utenti è profondamente cambiato. I nostri clienti oggi sono per lo più sudafricani che si avvicinano con grande interesse all’Italia, sono affascinati dalla nostra lingua, dal nostro stile di vita e dalla diversità e ricchezza delle nostre tradizioni, sono curiosi di capire meglio il segreto del “made in Italy”….insomma essere italiano in Sudafrica è sicuramente “cool” e questo è per noi un grande vantaggio.
Siamo anche un centro certificatore PLIDA (Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri). Il PLIDA è riconosciuto dal Ministero degli Affari Esteri nonché dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il certificato PLIDA aiuta ad indicare in modo più trasparente il livello di conoscenza dell’italiano (in accordo con il Quadro Comune Europeo di Riferimento per la Conoscenza delle Lingue) sul curriculum vitae; permette inoltre di iscriversi all’università italiana senza fare l’esame di italiano (livello B2 o C1); può servire per ottenere il permesso di lungo soggiorno (livello A2).
Quali sono le attività maggiormente richieste?
Principalmente lezioni di lingua italiana, a vari livelli. E in questo ci siamo davvero specializzati. Offriamo corsi per varie fasce di età: dai 18 mesi ai 90 anni e oltre. Un aspetto che pochi conoscono: portiamo l’insegnamento dell’italiano nelle scuole superiori per i ragazzi che vogliano studiare questa materia in preparazione alla maturità. Partecipiamo tutti gli anni ai corsi di formazione dell’IEB (Indipent Examination Board) e le nostre insegnanti sono parte attiva anche nella selezione dei programmi. Siamo presenti in diverse scuole con questo tipo di corsi.
Come si può partecipare alle attività che organizzate? È necessaria un’iscrizione?
Se si vuole far parte della Dante esiste una quota associativa annuale, come in qualsiasi società culturale. Versando la quota si riceve una tessera che dà diritto a sconti presso esercenti convenzionati, sia localmente che in Italia (famoso è l’utilizzo della tessera per i Musei Vaticani, dove ti garantisce uno sconto e ti permette di saltare la coda). A livello locale abbiamo una serie di bar, ristoranti, b&b e professionisti che fanno parte della nostra rete. Oltre a questo i soci hanno diritto di entrata a certi nostri eventi dedicati a loro o a sconti particolari.
Vi sono numerosi italiani che vivono a Cape Town?
La comunità italiana è in continua crescita. Soprattutto negli ultimi anni c’è stato un incremento notevole. Ci sono molti italiani che negli ultimi anni emigrano, in un’età dai 28 ai 50 anni. Sono per la maggior parte laureati o altamente specializzati, ricercatori o anche professionisti di alto livello; tanti si spostano con la famiglia intera, inseguendo nuove situazioni lavorative o migliori opportunità professionali offerte anche da grosse compagnie internazionali. Per loro abbiamo sviluppato alcuni servizi ad hoc: ad esempio le lezioni d’inglese con insegnanti certificate, o i servizi di consulenza per le pratiche del visto.
Come definireste la comunità italiana a Cape Town?
Sicuramente molto variegata. Forse non troppo coesa, ma si sa che l’italiano è molto individualista. Del resto la nostra sta diventando anche una comunità molto stratificata. Ci sono le famiglie di vecchia immigrazione che ormai vedono la loro terza (se non quarta) generazione abitare in Sudafrica. Molti di loro sono legati ad un’idea dell’Italia che non è più così attuale, ad un’emigrazione nata nel dopoguerra; i loro figli e i nipoti non sempre parlano l’italiano correttamente. E poi ci sono i nuovi italiani, giovani o meno, con un legame vitale con l’Italia, con interessi culturali vivi, sono molto attivi e formano una bella fetta vibrante con grande energia innovativa, hanno tutti dei profili davvero interessanti. La loro presenza è forte oltre che nei classici settori enogastronomici e della ristorazione o del design e della moda, anche e soprattutto nei settori accademici, in compagnie multinazionali, nel settore delle energie rinnovabili, nelle associazioni che lavorano nel sociale con finalità assistenziali e umanitarie.
Quali sono, secondo voi i motivi, per cui un italiano dovrebbe visitare Città del Capo?
E’ una delle città più belle del mondo. E’ ospitale, variegata, diversa da tutto, piena di contraddizioni ma anche per questo ricca di tanti aspetti affascinanti. È una città molto giovane che produce arte e design interessanti. Un crogiuolo culturale in fermento: etnie, lingue e religioni diverse che convivono.
Ha una posizione invidiabile, con il profilo della Montagna della Tavola che veglia sulla baia. Così come nel raggio di pochi chilometri mare e spiagge bianche e incontaminate ad un passo dal centro cittadino e nello stesso tempo le montagne dal profilo antico con una vegetazione unica al mondo (il fynbos). Mentre guidi sulle strade che escono dalla città incontri fenicotteri e pellicani, babbuini e struzzi, puoi vedere le balene e i delfini a pochi metri dalla costa. Si mangia bene, ha ottimi ristoranti e una capacità alberghiera che soddisfa tutti i gusti. Insomma chi ci viene una volta finisce sempre per tornarci in qualche modo……quasi come ci fosse un magnetismo particolare.
Ringraziamo la Dott.ssa Simonetta De Paoli per la cortese disponibilità.
Per saperne di più vi lasciamo l’indirizzo web della Società Dante Alighieri a Cape Town (www.ladante.co.za) e del Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri (www.plida.it).
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