Definita dall’arcivescovo Desmond Tutu come la “Nazione Arcobaleno”, il Sudafrica è un paese dove convivono culture ed etnie differenti, dove si parlano più di dieci lingue diverse e dove la natura è così variegata e eterogenea da lasciare ogni visitatore a bocca aperta. Ma il Sudafrica è conosciuta come la “Rainbow Nation” perché accoglie e abbraccia qualsiasi persona, indipendentemente dalla sua razza, religione e orientamento sessuale.

Malgrado ancora più di 35 Paesi nel Continente Africano criminalizzino i rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso, il Sudafrica è il quinto paese al mondo ad aver legalizzato il matrimonio egualitario.
La Costituzione sudafricana del 1996, dopo le elezioni democratiche del ’94 e l’epurazione dall’Apartheid, ha riconosciuto i pieni e uguali diritti alle persone LGBT.
Il Sudafrica è stato il primo paese al mondo a consentire la protezione dalle persecuzioni e dalle discriminazioni per motivi di razza, sesso e orientamento sessuale.
Non solo, dal 2006 in Sudafrica le coppie omosessuali possono adottare congiuntamente, utilizzare trattamenti di fecondazione in vitro ed affidarsi, a determinate condizioni, alla maternità surrogata.

Cape Town gay friendly

Secondo Il Messaggero Cape Town è la seconda città più gay friendly al mondo, dopo San Francisco; il quotidiano britannico The Guardian l’ha definita “una delle 10 destinazioni di viaggio gay più popolari al mondo”, mentre la rivista statunitense Out and About l’ha definita la “preferita a livello mondiale”.
Naturalmente, Cape Town ospita la comunità gay e lesbica più nutrita del Sudafrica.
Una città aperta e dinamica, che ogni anno organizza eventi dedicati alla comunità LGBT e che garantisce un ampio spettro di attività e luoghi gay friendly.

Oggi siamo in compagnia di Marco Castoldi, attivo membro della comunità gay di Cape Town da quasi 10 anni.

Scopriamo insieme a Marco gli sviluppi della città, gli indirizzi migliori e i consigli per vivere la Cape Town gay friendly!

Cape Town gay friendly: intervista a Marco Castoldi

Buongiorno Marco, si legge spesso che Cape Town è una città molto aperta e gay friendly. È davvero così? Se sì, perché?

Buongiorno a voi, si dice che Cape Town sia molto gay friendly e devo confermarlo dato che vivo qui da parecchio e l’accoglienza da parte del mondo “etero” è fantastica!
La ragione di tutto ciò lo avete anticipato voi dicendo che la Costituzione sudafricana dal ’96, dopo le elezioni e dopo la fine dell’Apartheid, ha fatto sì che non ci siano “discriminazioni” di ogni genere e questo è davvero bello!
Se consideriamo che il Sudafrica è il primo Paese al mondo ad avere riconosciuto la diversità dell’orientamento sessuale nella sua Costituzione e che dal 2006 sono riconosciute le unioni civili, mi viene un brivido pensando al mio Paese dove va beh…lasciamo perdere!

Come definiresti la comunità LGBT di Cape Town?

Avendo vissuto molti anni nei paesi arabi dove l’omosessualità è spesso un crimine e dunque condannata, ritengo la comunità LGBT a Cape Town molto emancipata e orgogliosa.
La cosa che più mi piace è che non esistono “ghetti”…puoi essere chi vuoi ovunque!

Nel corso degli anni a Cape Town, hai mai avvertito una qualche forma di discriminazione in ambito sociale o lavorativo?

Mai! Ed è incredibilmente fantastico!

Ci consigli qualche indirizzo gay friendly da non perdere per chi è in vacanza a Cape Town?

La bellezza di essere chi sei a Cape Town è proprio il fatto che non esiste uno specifico posto gay friendly.
Cape Town stessa è “gay friendly” dalla super cool Camps Bay con la sua comunità ricca e “multicolour” alla “dodgy” Khayelitsha.
Quest’ultima ospita il “Rands”, un mega spazio dove fanno concerti e eventi gratuiti e dove la comunità meno ricca gode “free” di performance di pop stars locali.

Sicuramente il TOP club, che raccomando a tutti, e non solo della LGBT community, è il The Pink Phanter Night Club dove i proprietari Plams e Catherine (sempre presenti) ti fanno sentire a casa e sono i perfetti club owners!
Prima però non mancate un drink al The Station sulla Bree Street, un carinissimo pub & burger restaurant che nei weekend ospita dj’s sessions e diventa punto di ritrovo della comunità LGBT (e non solo) per un drink (ottimo Gin Bar) prima dei Clubs.

Per chi preferisce un po’ di “gay movida” il Cafè Manhattan a Green Point e anche The Social Bar sempre in Green Point per ottimi cocktail e incontri con il turismo internazionale.

Per un simpatico “breakfast” o leggero “lunch” consiglio Crust in centro, chiudono presto al pomeriggio ma nel fine settimana talvolta rimangono aperti fino alle 11:00.
A chi piace una serata “drag queen” consiglio lo “021” nella zona di Gardens, un posto molto “rainbow” e simpatico dove nei weekend ci sono spettacoli drag e musica pop.
Poi ci sono altri locali storici come The Crew Bar a Green Point e poi il famoso Beefcake, vetrina di bei ragazzi senza t-shirt come camerieri…per me il più “straight” ristorante di Cape Town 😊

Ci sono zone particolari in cui consigli di alloggiare?

Se rimani nella zona di Green Point e The Waterkant Street è tutto molto a portata di mano, senza avere necessità di prendere un Uber o un Taxi. Quindi consiglio questa zona agli amici in visita.

Quali sono gli eventi annuali da non perdere?

Purtroppo tutti gli eventi sono concentrati tra Dicembre e Marzo.
Dal MCQP (Mother City Queer Project) in Dicembre che ritengo l’evento più incredibile mai visto dopo il Circuit (Mondiale), al Gay Pride, che è forse tra gli unici in Africa (se non l’unico) e per finire il Carnival che chiude gli eventi annuali.

Sappiamo che hai un ottimo gusto in fatto di vini. Ci consigli qualche Wine Farm da non perdere?

Ouch…mi cogliete in flagrante! 🙂

Adoro le wine farms e ne conosco parecchie ma dovessi sceglierne qualcuna decisamente direi:
Rupert & Rothchild , Boschendal , Saxenburg , Rust & Vrede, Creation e infine Morgenster.

Grazie mille per la cortese disponibilità

Grazie a voi e a presto 😉

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